Manca pochissimo all’ottava edizione di Terraforma, festival di musica internazionale per la sperimentazione artistica e la sostenibilità ambientale che ogni anno si tiene a Villa Arconati, storica villa situata nel Parco delle Groane nel comune di Castellazzo di Bollate alle porte di Milano, organizzato da Threes Productions in collaborazione con Fondazione Augusto Rancilio.
Il PROGRAMMA MUSICALE di quest’anno fiorisce e diversifica ulteriormente l’usuale continuum di Terraformaa, tra concerti dal vivo e DJ set estremamente selezionati dal panorama internazionale.
Da The Master Musicians of Jajouka led by Bachir Attar, leggenda della tradizione trance Sufi dal Marocco fino ad arrivare ai campionamenti electro e hip hop di Hudson Mohawke. Non mancano altri artisti di culto come il maestro del Bhangra Kuljit Bhamra ospitato da Beatrice Dillon e Dennis Bovell, leggendario discografico reggae.
Presenti anche tantissime novità della nuova scena musicale come Aho Ssan, upsammy, Josey Rebelle, Deena Abdelwahed, Patrick Belaga, ASMARA, Lamin Fofana, Lolina e molti altri.
Uno dei palchi più iconici del festivall è sicuramente il labirinto, la cui programmazione è co-curata da Bottega Veneta. Qui avranno luogo tre performance speciali: Actress, con un esclusivo AV show sul suo ultimo EP “Dummy Corporation”, Thomas Ankersmit che omaggia il suo Serge Modular, particolare sintetizzatore analogico al suo 50esimo anniversario, e la producer belga-congolese Nkisi, che performerà “Invisible Gesture”.
Altro palco rappresentativo del festivall è il Vaia stage disegnato dallo studio Space Caviar di Joseph Grima e presentato insieme a Carhartt WIP in cui si esibiranno tra gli altri Donato Dozzy b2b Marco Shuttle, Low Jack b2b STILL, Tikiman with Scion, e la prima italiana del musicista americano Dawuna.
La nuova edizione di Terraforma si riconnette alle origini, facendo community grazie a una dimensione umana, DIY e sostenibile. Principale ispirazione è “Organic Music Societies”, esperimento sociale del leggendario polistrumentista americano Don Cherry e l’artista interdisciplinare Moki Cherry tra arte, musicaa, performance, natura, insegnamento, vita quotidiana e spiritualità.
Installazioni, dibattiti e workshop si terranno nel Bucky Dome, la cupola geodetica ricostruita dall’architetto Matteo Ghidoni di Salottobuono con l’aiuto dell’architetto Bengt Carling, che realizzò il Dome originale dove Don e Moki Cherry portarono Organic Music Society in occasione della mostra Utopias & Visions 1871-1981 al Moderna Museet di Stoccolma. La struttura del Dome viene realizzata grazie al supporto di K-way, e sarà rivestita con materiale originale del brand. Il Bucky Dome ospiterà gli interventi di Naima Karlsson e Lawrence Kumps che presenteranno il libro “Organic Music Societies” edito nel 2021 dalla casa editrice newyorkese Blank Forms; la listening session “Black Med” di Invernomuto, l’installazione composita di maglieria sperimentale ad opera di Vitelli, in collaborazione con Spaccio Maglieria e Garbage Core. Inoltre un programma ricco di incontri conla giornalista e critica Christine Kakaire e Whitney Wei, editor in chief della piattaforma dedicata all’informazione sulla musicaa elettronica Resident Advisor. Infine, BABAU presenterà il live looongplay come risultato di un progetto di residenza supportato dalla piattaforma SHAPE+ e Carhartt WIP sosterrà il workshop “Eco-Print” legato alla tintura sostenibile di capi d’abbigliamento attraverso la tecnica del tie-die.
Terraforma sceglie, da sempre, la SOSTENIBILITA’ come modus operandi. Uno degli obiettivi principali dell’organizzazione è il contributo al restauro del giardino storico di Villa Arconati, realizzato sotto l’egida di Fondazione Augusto Rancilio, responsabile del recupero e della riconversione culturale del sito. Inoltre, Terraformaa si attiva a favore della salvaguardia del territorio attraverso la realizzazione di un ampio progetto di giardinaggio, il recupero del terreno, la raccolta delle acque grigie e procedure di pulizia estese.
Da ormai diversi anni Terraforma collabora con Amico Bicchiere, che fornisce al festival bicchieri riutilizzabili che oltre a ridurre drasticamente i rifiuti di plastica nell’evento, hanno un notevole impatto sulla riduzione delle emissioni di carbonio. Il progetto più importante per l’edizione di quest’anno è l’introduzione di un sistema di fontane che fornisce gratuitamente acqua depurata. Le fontane d’acqua ridurranno drasticamente l’impatto ambientale rispetto ai contenitori d’acqua monouso. Con questo progetto Terraformaa si propone di ridurre una stima di 250 kg di rifiuti in alluminio, evitando 1,5 tonnellate di emissioni di CO2 eq. e risparmiando 3200 litri d’acqua.
Il progetto è stato possibile grazie al sostegno di Etica Sgr, società di gestione del risparmio del gruppo Banca Etica.
Come sempre, il legame con l’architettura e l’arte installativa è elemento fondante del racconto di Terraforma.
Anche quest’anno il collettivo Anonima Luci arricchirà il festival con un’installazione unica. L’ingresso boscoso si trasforma in una colorata passerella luminosa che guida gli spettatori verso l’area del palco principale. A metà del percorso una piazza illuminata si apre con una duplice funzione: segnalare nuovi percorsi e ricreare un luogo di incontro e interazione. Salò “Ubiquitous Baronato Quattro Bellezze” – Supportato da Kuboraum: Il collettivo romano Salò curerà un’installazione artistica nel giardino di Villa Arconati, un’area totalmente dedicata allo sviluppo della visione artistica del collettivo, che vedrà la partecipazione di artisti e amici. Domenica l’installazione sarà il punto di partenza per una sfilata che porterà sul palco Alpha per l’ultima speciale performance live del festivall.
Il progetto artistico “PAREIDOLIA” del collettivo romano Sbagliato, che realizzerà un’installazione site-specific per l’evento. Pareidolia è un portale ispirato all’architettura di Villa Arconatii che gioca con l’illusione ottica e l’effetto trompe-l’oeil.